DIRITTO ALL’OBLIO ONCOLOGICO

A cura di: Gaia Aliberti e Lucrezia Pia Iacuzio

Per diritto all’oblio oncologico si intende il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica secondo la legge 7 dicembre 2023 n 193 entrata in vigore in Italia il 2 gennaio 2024, la quale vieta di richiedere informazioni relative allo stato di salute per patologie oncologiche passate per l’accesso: servizi bancari, finanziari e assicurativi; procedure concorsuali, al lavoro e formazione professionale; alle procedure di adozione.

Un paziente oncologico scientificamente è considerato guarito quando dopo diversi anni non si ripresenta la malattia e il suo tasso di mortalità è simile a una persona sana (età e sesso), per usufruire invece del diritto all’oblio oncologico devono passare 10 anni dall’insorgere della malattia, 5 anni per chi l’ha contratta prima dei 20 anni.

Ma dal punto di vista sociale non si è realmente considerati “guariti” e si hanno così delle discriminazioni nell’accesso a servizi pubblici o privati.

Immaginate di dover combattere una guerra, non contro un estraneo, ma contro il vostro corpo, contro il tumore che ha attaccato i vostri organi e che dopo essere riusciti con coraggio, dedizione e pazienza a sconfiggere il morbo…. Arrivi la beffa: siete tenuti a comunicare il vostro precedente status di salute e l’iter condotto per la guarigione per poter accedere ad assicurazioni, pratiche di adozione o concorsi pubblici. Era questa la situazione di una buona fetta della popolazione, gli ex malati oncologici (circa 1 milione di persone secondo l’AIL) fino all’approvazione della proposta di legge sull’oblio oncologico, passata con 139 voti favorevoli in Senato.

Oltre l’Italia, anche altri paesi facenti parte dell’Unione Europea tutelano i pazienti oncologici guariti da queste discriminazioni, con delle apposite leggi, poiché nel febbraio 2022 la Commissione Europea ha auspicato che tutti gli stati membri si dotassero di una legge sull’oblio oncologico entro il 2025. Tra gli stati che hanno adottato tale diritto ci sono: Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Romania.

Dunque, come grandi passi sono stati mossi dalla scienza nel campo medico, anche la società deve stare al passo con i tempi e con l’aspettativa di vita resa più duratura proprio dalle nuove ricerche e dalle nuove tecnologie.

 

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