Si tratta dell’ultimo singolo pubblicato dalla band italiana dei Pinguini Tattici Nucleari, pubblicato lo scorso 23 settembre. A primo impatto sembrerebbe uno dei tanti brani d’amore, o almeno così verrebbe da pensare citando alcune frasi del testo. Tuttavia, il frontman del gruppo bergamasco, Riccardo Zanotti, fornisce una spiegazione che colpisce duro. Tanti sono i successi che si possono ricordare della band, in primis “Ringo Starr” grazie a cui si aggiudicarono il terzo posto al festival di Sanremo 2020. Ma torniamo all’ultimo singolo ed al suo significato. L’amore, a dire il vero, c’entra, ma non è il tema principale. Assoluta protagonista del brano è una malattia, capace di distruggere le fondamenta di qualsiasi relazione, sia essa una semplice amicizia o una storia d’amore, i ricordi appunto: ebbene, il protagonista è proprio l’Alzheimer. La canzone, quindi, parla di una coppia, in cui lei comincia a manifestare i primi sintomi di questa malattia. Si parla infatti, anche se non esplicitamente, di un uomo che sorride al pensiero di come la moglie lo chiamerà al mattino seguente, al fatto che avrà sempre la scusa di prendere le mani della donna fra le sue per insegnarle il segno della croce. Il brano prosegue con lui che rimpiange il fatto che la moglie non abbia ricordi da condividere, che lei c’era sempre stata nei momenti più bui, l’unica cosa che avesse avuto perdere e l’unica cosa in cui ha sempre creduto; tutto ciò lo porta al pianto, quindi ad avere gli occhi rossi, ma la moglie non può saperlo, essendo addormentata. Eppure, lui sa che ormai per la moglie non ha più quell’aura di unicità, è uno dei tanti che ha incontrato lungo il percorso di vita, ma ciononostante egli è lì, pronto a somministrarle i farmaci necessari, pronto a tenerle la mano e si augura che, benché lui le tenga solo la mano, lei, in quanto custode inconsapevole della sua anima, non gliela abbandoni mai. Questi sono i riferimenti principali nel testo, ma un ulteriore indizio è fornito dall’immagine del disco: una coppia in abiti da matrimonio; lo sposo ha la testa da elefante, noto per la memoria ferrea, la sposa ha la testa da pesce rosso, costretto alla monotonia della boccia d’acqua e quindi a dimenticare le cose.