OVERDOSE D’AMORE, INCAGLIATI NELLE PIEGHE DEL TEMPO.

In quest’anno in Italia sono state uccise finora 104 donne, un reato gravissimo di cui la società ancora non si è liberata, un vecchissimo retaggio che appartiene all’origine del mondo. Sarebbe interessante capirne il perché. Quali potrebbero essere le motivazioni alla base di un gesto irrazionale? Troppo spesso si dà la colpa alla follia, alla pazzia degli uomini… ma credo che questo sia il modo più semplicistico per affrontare un problema assai più ampio e complesso. Uno dei problemi più grande è la mentalità della società, una mentalità che per certi versi vive ancora negli anni prima di Cristo, in un mondo in cui le donne devono contare poco. Perché si è convinti di ciò? Perché la nostra mentalità non evolve, ma resta incagliata nelle pieghe del tempo? Prima di qualsiasi legge, bisogna cambiare la mentalità delle persone e ciò lo si fa soltanto attraverso la sensibilizzazione e la scolarizzazione, attraverso l’educazione civica. Alle volte, le pene non insegnano nulla, anzi se possibile aumentano i reati.

Un esempio recentissimo di violenza è accaduto in questa edizione del “Grande Fratello Vip”, molto discusso sui social, in cui un protagonista del programma ha fatto riferimento alla violenza subita da sua nonna, dicendo che sua nonna riceveva atti di violenza da parte di suo marito, veniva picchiata ma lei non faceva nulla. Il concorrente ha detto che questo era Amore, il concorrente ha detto che lo amava perché era il suo uomo e non si allontanava da lui, anzi capiva che lui era il suo uomo. Poi il concorrente ha detto che odia qualsiasi violenza, ma oggi le donne lasciano troppo velocemente i propri compagni senza provare a risolvere le cose. Quest’episodio non è stato in alcun modo punito, il ché è molto grave. Ma mi aiuta in questo mio articolo per dire che il problema più grave di tutti è la mentalità, perché a quel tempo non si denunciava per via della vergogna, il paese era piccolo tutti avrebbero potuto saperlo e molte donne avrebbero potuto condannare la donna che lasciava suo marito perché la picchiava, a quel tempo neppure esisteva una legge che tutelava ciò proprio perché non se ne sentiva il bisogno ed era questo un fatto grave, non si sentiva alcun bisogno per la vergogna di ciò che avrebbero potuto pensare le altre. Attenzione le altre, non gli uomini ebbene sì perché alle volte, ciò che spaventa e anche la mancanza di solidarietà femminile. Tutto ciò per dire che sarebbe meglio non tornare così indietro, sarebbe meglio abbandonare il proprio partner sempre senza tentare di risolvere nulla soprattutto se ci troviamo in una relazione tossica.

Spesso quando mi riferisco a questi omicidi io parlo di overdose d’amore, perché alle volte è proprio un overdose d’amore a portare alla morte di quella donna. Perché il compagno è geloso, perché il compagno non vuole che lei si vesta in un determinato modo, perché il compagno vuole che lei sia soltanto sua anzi, la deve dominare per il troppo amore di lui, lei muore, perché lui tiene chiusa la sua rosa dentro una campana di vetro e la può osservare e annusare solamente lui. Lui deve avere su di lei il dominio pressoché totale e completo, ma questa non è semplice follia questa è una mentalità figlia della famiglia, del contesto culturale, del luogo in cui si è nati e cresciuti non riduciamo tutto a pazzia o come spesso dicono alcuni giornalisti in un raptus, questa non è follia questa è mentalità errata. (Ci sarebbe da dire molto anche su quale sia la mentalità giusta e chi la decide, ma questo non è lo scopo di questo articolo) Ci sono diversi tipi di violenza:

La violenza psicologica: si manifesta in forma indiretta, ad esempio mediante comportamenti, come non ascoltare, fraintendere volutamente, minacciare lesioni o vendetta, disprezzare la partner, trattarla come una domestica, intimorirla, colpevolizzarla, offenderla, controllarla e/o isolarla. Nella legislazione italiana possono farvi riferimento una serie di reati quali la minaccia, la violenza privata, l’aborto di donna non consenziente, lo stato d’incapacità procurato mediante violenza, la violazione di domicilio, il sequestro di persona, l’abbandono di persona minore o incapace. Stalking: Comportamento persecutorio messo spesso in atto quando la donna cerca di allontanarsi da una relazione violenta. Il violentatore perseguita l’ex-partner seguendola negli spostamenti, aspettandola sotto casa, al lavoro, telefonandole continuamente a casa, in ufficio, sul telefonino. Gli effetti possono essere devastanti: viene minato il senso dell’autonomia e dell’indipendenza della donna facendola sentire “in trappola”; molte donne riportano anche disturbi del sonno, difficoltà a concentrarsi fino ad arrivare, nei casi più estremi, a depressioni. Violenza economica: La violenza economica è caratterizzata dal legame o dalla dipendenza economica dalla persona che la esercita; per esempio vietando alla donna di svolgere un lavoro o un percorso formativo, sfruttando la donna come forza lavoro, ricoprendola di debiti, limitando o privando la donna del denaro per le spese domestiche, se non lavora, non rendendola partecipe al reddito familiare, o non corrispondendo gli alimenti dopo la separazione. Violenza fisica: La violenza fisica si esprime in un’aggressione diretta contro una persona, ad esempio mediante spintoni, tirate di capelli, schiaffi, pugni, ferite con un coltello, fino all’uccisione in casi estremi. Nella legislazione italiana possono fare riferimento a una serie di reati quali percosse, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, omicidi colposi e volontari. Violenza sessuale: La violenza sessuale definisce ogni atto sessuale attivo o passivo, imposto alla vittima mediante violenza fisica, minacce o abuso di autorità. Stupro, tentato stupro, molestie sessuali, costrizione a rapporti sessuali con altre persone, rapporti sessuali indesiderati, le attività sessuali fatte per paura delle conseguenze, degradanti e umilianti. Riguardo allo strupo spesso c’è una retorica insopportabile, ovvero che gli immigrati siano dei pazzi violentatori sessuali perché loro non sanno come comportarsi con le donne perché nell’immaginario comune loro sono dei selvaggi, infatti una donna ha più paura di un uomo di colore rispetto ad un uomo bianco, ma questa narrazione è sbagliata anch’essa figlia di una mentalità erronea, sia l’uomo bianco sia l’uomo di colore possono compiere le medesime violenze sessuali anzi spesso proprio il fidarsi troppo di uomini bianchi induce ad abbassare le difese facendo così una facile vittima.

Si potrebbe certamente vivere meglio in un mondo senza violenze di genere, saremmo tutti più sereni. Una donna non dovrebbe mai aver paura di camminare da sola in un vicolo oscuro di notte, una donna non dovrebbe mai aver paura di ciò che pensano gli altri giudicandola semplicemente da ciò che indossa, perché spesso gli uomini e purtroppo soprattutto i ragazzini più piccoli in questo caso scambiano il modo di vestirsi di una donna per una donna dai facili costumi, anzi si sentono in qualche modo autorizzati a palpeggiarla infatti recentemente ciò è successo a Elettra Lamborghini, oltre che Jessica Morlacchi e Roberta Carluccio infatti vengono spesso utilizzate frase del tipo. “se l’è cercata” tentando così di deresponsabilizzare l’aggressore. Altra cosa molto importante è la violenza in ambito lavorativo infatti una donna spesso si sente dire questa frase: “Te la cavi bene per essere una donna” un linguaggio estremamente retrogrado e duro a morire che suppone un inferiorità della donna anche a volte mentale sebbene sia il contrario infatti è stato dimostrato che spesso le donne hanno soluzione migliori in ambito lavorativo e sono anche più intelligenti, detto questo però sono ancora troppe poche le donne che rivestono una posizione apicale e spesso sono sempre sottopagate rispetto all’uomo e spesso queste donne non possono neppure avere un figlio, per il terrore di perdere il proprio posto di lavoro e spesso viene assunto un uomo piuttosto che una donna perché lui può lavorare sempre.

Io mi sento di consigliare la visione di un film “La Scuola Cattolica” e una serie “Circeo”, entrambi si concentrano sul caso della mattanza del Circeo, compiuta da ragazzi “per bene”, appartenenti a famiglie “per bene” che poi si riveleranno per quel che sono ovvero assassini e stupratori di due ragazze che volevano soltanto divertirsi, ma mica così tanto… queste ragazze verranno seviziate per giorni interi di prigionia, costrette a rapporti sessuali con più di un ragazzo e in ogni momento del giorno e della notte senza poter far nulla lontane dalla propria famiglia, verranno stuprate violentemente da ragazzi che vedono la donna soltanto come un oggetto da consumare e gettar via (un specie di gioco ciò è frutto anche della visione di filmati pornografici, che alterano la normale vita di coppia sessuale l’idea che del corpo della donna si possa fare qualunque cosa per soddisfare i propri desideri sessuali, scambiando un istinto naturale per amore). Tornando al film e alla serie, esse partano da un caso vero, realmente accaduto e a seguito del processo giudiziario si ebbe in Italia finalmente una legge contro lo stupro, perché fino allora lo stupro era considerato reato contro la morale pubblica e non contro la persona da allora in poi esso fu considerato reato contro la persona.

Concludo con un pò di dati: A partire dall’età di 15 anni, in Ue il 55% di donne ha subito una molestia sessuale, 43% violenza psicologica, 22% ha subito violenza dal proprio partner (Fonte: sondaggio della Eu FRA). In Italia una violenza sessuale viene denunciata ogni 2 ore, 11 tra abusi e stupri sono denunciati ogni giorno, la polizia apre 300 nuovi fascicoli ogni mese (Fonte: Direzione centrale di polizia criminale 2021) e soltanto il 28% delle donne decide di denunciare (Fonte: Associazione D.i.Re – Donne in Rete). L’Italia ha fatto un grande passo avanti con la legge denominata “Codice Rosso” a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti. Una legge, che ha dei problemi ma che comunque può aiutare le donne a proteggersi da qualsiasi tipo di violenza, un altro importante strumento a tutela delle donne è il telefono Rosa che da sempre è affianco ai diritti delle donne, inoltre c’è il numero anti violenza e stalking, oppure recatevi al pronto soccorso, per tutti gli altri strumenti dello Stato visitate il sito: https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?id=4498&area=Salute%20donna&menu=society Inoltre moltissime associazioni, hanno attivato corsi di autodifesa per le donne e di supporto psicologico per tutte le donne in difficoltà.

Abbiate il coraggio di denunciare, denunciate perché la vita conta più di ogni cosa e tutti hanno il diritto di vivere una vita dignitosa, non abbiate paura dove non c’è lo Stato c’è il grande mondo delle associazioni, che possono aiutare tutte le vittime di violenza. Abbiate il coraggio di far sentire la vostra voce, urlate! Abbiate il coraggio di vivere una vita felice con chi vi ama davvero, osate denunciare! Abbiate il coraggio di dire Basta, anzi tutti noi uomini compresi devono avere il coraggio di dire Basta, la società tutta deve cooperare per poter finalmente ridurre questo atroce delitto. Soprattutto non ricordiamocene solo oggi ma abbiate per sempre la memoria.

 

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