IL MONDO DELLA CULTURA DICE ADDIO A PIERO ANGELA

Lo scorso 13 agosto l’Italia intera veniva sconvolta dalla notizia della morte di Piero Angela, annunciata via social dal figlio Alberto. Nato a Torino nel dicembre 1928, Piero era figlio del medico antifascista Carlo Angela che gli impartì, così come testimonia anche Gigi Marzullo, un’educazione piemontese, ovvero fondata sulla tolleranza, la razionalità, basata su principi severi, in particolare essere sempre un passo indietro e non mettersi mai in mostra. Dopo gli studi al liceo classico, Piero si iscrisse al Politecnico ma non conseguì la laurea perché entrò in Rai. Sebbene conosciuto come divulgatore scientifico, Piero in gioventù si era dedicato anche alla musica, prendendo lezioni di pianoforte a sette anni e dedicandosi successivamente allo stile jazz. Negli anni Cinquanta entrò in Rai come giornalista e abbandonò la carriera da musicista; tuttavia, quando durante alcune trasmissioni da lui condotte si parlava di argomenti correlati alla musica, ad esempio i fenomeni acustici, Piero coglieva l’occasione per esibirsi al pianoforte. Come giornalista, Piero prima divenne corrispondente, dal 1955 al 1968, da Parigi e Bruxelles, poi divenne conduttore del Telegiornale delle 13:30. Nel 1968, allo scoppio del conflitto, fu inviato in Vietnam. Nel 1976 passa a condurre il Tg2. Nel 2006, in vista delle elezioni politiche, il giornalista piemontese venne indicato come moderatore fra i due candidati, che erano Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Poiché si occupava principalmente di divulgazione scientifica, Piero si disse non interessato e furono scelti Clemente Mimun e Bruno Vespa. Il programma principale per cui Piero Angela è ricordato è Quark, dal nome delle più piccole particelle della materia allora conosciute, andato in onda per la prima volta nel 1981 e di cui vennero realizzati diversi spin-off, dedicati alla politica, all’economia e alla natura. Nel 1995, l’allora direttore Rai 1, Brando Giordani, gli chiese di realizzare puntate non più di un’ora bensì di due, in modo da contrastare la concorrenza di Mediaset; nasce così Superquark. Nel 2000, Piero Angela, assieme al figlio Alberto, dà vita a un altro programma di divulgazione: Ulisse. Al momento della sua morte, era in onda la ventinovesima stagione di Superquark, quella sera venne proposta una delle puntate registrate quando ormai il divulgatore era malato, preceduta da un messaggio scritto dallo stesso conduttore.

 

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