UN TUFFO NEL PASSATO: IL NUOVO TEMPIO DI POSEIDONE

A Paestum sono stati ritrovati dei frammenti di terracotta, che hanno subito fatto pensare che potessero appartenere a un tempio ancora inedito, ma nominato dalle fonti storiche. Tale tempio, infatti, avrebbe dato il nome alla antica colonia greca, che i suoi primi abitanti, coloni proveniente da Sibari, avevano nominato Posidonia, proprio per la presenza di un tempio che affacciava sul mare e che risalirebbe al V secolo.

I frammenti ritrovati sono in terracotta e fanno parte dell’apparato decorativo dell’antico tempio, in quanto sono una statuetta di un Eros su delfino e dei gocciolatoi a forma di testa leonina. L’iconografia di Eros a cavallo di un delfino è stata anche attestata durante la dominazione romana, in quanto si ritrova sul dritto di una moneta di III secolo d. C. L’analisi dei frammenti ha permesso di datare il tempietto, in stile dorico e di dimensioni minute proprio al V secolo a. C.

Non è ancora chiaro il motivo per cui il piccolo luogo di culto sia stato abbandonato tra il II e il I secolo a. C. É una scoperta sensazionale in quanto sarebbe il più piccolo tempietto in stile dorico prima dell’età ellenistica, quasi un modellino in scala ridotta del più grande tempio di Nettuno, che si trova oggi nel parco archeologico. Ogni giorno il passato e lo studio ci riservano sorprese e speriamo che, se tale teoria verrà confermata, potremmo godere di questa straordinaria opera di architettura antica e perderci nell’aura mistica che la religione antica ancora oggi riesce a trasmette. 

 

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