Gli Stati Uniti sono stati in questi giorni attraversati da uno scandalo: l’ex presidente degli USA e celebre tycoon, Donald Trump, è stato dichiarato in stato di arresto. È la prima volta nella storia degli Stati Uniti che capita una cosa del genere.
Trump ha 34 capi di imputazione a suo carico, alcuni dei quali riguardano l’occultamento di affari alquanto imbarazzanti. Avrebbe pagato infatti due donne (Karen McDougal, ex modella di Playboy e la pornostar Stormy Daniels con cui avrebbe avuto una presunta relazione) e un portiere della Trump Tower, per non fargli confessare di un presunto figlio nato da una relazione extraconiugale e per non far compromettere l’esito delle elezioni avvenute nel 2016. L’avvocato Micheal Cohen, che per 12 anni è stato al fianco di Trump, prima si è assunto a suo carico tutte le colpe riguardanti il Presidente, per poi rigettare le accuse su Donald Trump e collaborare con il procuratore di Manhattan dal 2019, con cui ha descritto il tycoon come un imbroglione e un razzista. Tutti i 34 capi sono reati di livello E, cioè il livello minimo, per cui sono previsti massimo 4 anni di carcere, stesso periodo che Donald Trump ha vissuto nella Casa Bianca come presidente del Paese. Inoltre, ancora non compaiono tra le accuse, alcune di livello medio-alto come il presunto incitamento che avrebbe portato alle rivolte a Capitol Hill.
All’inizio Trump ha dichiarato di essere vittima di un complotto politico, che mirava a screditare la sua reputazione sia durante le elezioni del 2016, sia dopo le accuse che gli sono piombate in testa. Inoltre, aveva anche minacciato i testimoni che sarebbero dovuti andare a processo, affermando che ci sarebbero stati per tutti morte e distruzione, pubblicando sui social una foto che lo ritraeva con una mazza da baseball vicino al procuratore Bragg. Per i post minacciosi, sono state avviate delle misure di sicurezza per i testimoni.
Il procuratore distrettuale Alvin Bragg ha dichiarato riguardo alla questione: “Non possiamo e non vogliamo normalizzare condotte criminali gravi, tutti sono uguali davanti alla legge”, consolandoci del fatto che essere un uomo politico influente, nonché uno dei tycoon più ricchi d’America non basta per sfuggire alla legge e che a volte la giustizia riesce a trionfare sul dio denaro.
Tutto questo non ferma la tenacia di Donald Trump, che dopo essere volato in Florida, durante un talk show ha tenuto un discorso, in cui tuttavia sono mancati i suoi toni accusatori verso le donne che lo hanno portato in tribunale, ma non sono mancate le invettive contro i giudici. Nonostante tutto, alcuni dicono che questo processo potrebbe addirittura favorire l’ascesa politica dell’ex presidente, che concorre in campagna elettorale contro Roger De Santis.
La prossima udienza è stata convocata per il 4 dicembre 2023, cioè nel periodo infuocato per le primarie repubblicane, che partiranno all’inizio del 2024.