DISCONNESSIONE SELETTIVA E PERCHÉ DOVRESTE EVITARLA

Se mentre state leggendo un quotidiano, una rivista, un giornale online o un semplice blog anche voi scegliete le notizie positive scartandone altre ed evitando così quell’alone di negatività che caratterizza le più disparate tematiche attuali, quali crisi energetica, climatica, la disoccupazione, non pensate di non essere “abili” nella lettura ma state semplicemente vivendo un fenomeno che ha un nome ed una definizione precisa: disconnessione selettiva.

Siamo immersi in un contesto globalizzato nel quale l’informazione che filtra attraverso tv, giornali, internet, smartphone e qualsiasi altro strumento mediatico, circola con una velocità impressionante verso cui spesso risultiamo essere inadeguati e nel momento in cui proviamo ad essere costantemente aggiornati è probabile che si avvertirà un senso di ansia e sopraffazione causato dalle molte notizie negative che si incontrano nella lettura.

Ecco, dunque, che entra in gioco il fenomeno della disconnessione selettiva, ovvero leggere solamente le notizie che possono migliorare il nostro umore e mantenere stabile la nostra salute mentale eliminando automaticamente quelle negative. Secondo il Digital New Reports 2022 del Reuters Institute si tratta di un fenomeno mondiale che risulta essere caratterizzato da picchi in America dove 4 americani su 10 desiderano essere disinformati sulle brutte notizie e leggere solamente quelle positive.

Anche se può sembrarci un metodo di auto difesa che ci permette di mantenere inalterato il nostro umore e vivere con maggior ottimismo, forse dovremmo chiederci se è davvero giusto ignorare ciò che spaventa, che richiede impegno, che risulta essere pesante ma allo stesso può offrirci maggior conoscenza e dare un’idea per migliorare una determinata situazione. Quale sarebbe, dunque, una possibile soluzione?

È lo scopo del Solution Journalism Network, un’organizzazione non a scopo di lucro, che sta provando a cambiare la direzione del giornalismo quotidiano investigando e spiegando, in modo critico e aperto, come il giornalismo non debba essere “passivo” e limitarsi ad affermare che esiste un problema senza proporre però una soluzione. Il Solution Journalism Network ha lo scopo di offrire un giornalismo di soluzione, sviscerando così quell’essenza di negatività verso cui ci abituiamo sempre di più. Dunque, concentrandosi su una risposta ad un problema sociale e come abbia o meno funzionato e perché, segnalando le risposte più pertinenti, accessibili, evidenziando i dati che mostrano l’efficacia o meno della soluzione e mostrando i limiti della risposta fornita che può funzionare bene in una data comunità e fallire in altre, il Solution Journalism Network offre una visione differente dell’informazione quotidiana ed una risposta forse valida al perché non dovremmo difenderci da ciò che è negativo.

 

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